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Durante il processo di industrializzazione di fine ‘800, Berlino conobbe un processo di trasformazione che fecero di essa una grande metropoli. La mobilità sociale aumentò e lo sviluppo tecnologico accelerò il ritmo della vita. Le tensioni tra le diverse classi sociali, e anche all’interno di queste stesse classi, alimentarono l’esigenza di radicali riforme. Liberata dalle tradizioni accademiche, all’alba della Grande Guerra l’arte rifletté la rivolta dei giovani contro una società repressiva e disumanizzata. L’impressionismo, interessato essenzialmente alla percezione visiva, era incapace di soddisfare pienamente le menti più innovative e tormentate. Pittori come van Gogh, Gauguin e Munch avevano già catturato su tela le rispettive esperienze del mondo. I colori diventavano cartucce di dinamite.
Entreremo nell’officina espressionista attraverso la registrazione che ne fecero intellettuali, poeti e drammaturghi gravitanti attorno alle principali riviste berlinesi, come pure attraverso le lenti deformate e distorte degli artisti del Die Brücke e della Berliner Secession, le cui opere mirarono non solo a provocare il gusto borghese, ma a scuotere la concezione stessa della bellezza.
In opposizione radicale alle convenzioni imposte successivamente dal classicismo e dal naturalismo, gli autori del teatro espressionista tentarono di rappresentare il viaggio e la metamorfosi di personaggi confrontati alla violenza del mondo circostante, catapultati in situazioni estreme, in un avvicendarsi rapido di momenti estatici e di angoscia. Dai primi drammi-manifesto di Kokoschka e Barlach, dove l’uomo è messo alla prova di conflitti freudiani, ai lavori di Hasenclever, che dietro i motivi della lotta fra uomo e donna, e fra padri e figli, promuovono la lotta contro ogni forma di repressione, e infine ai drammi di von Unruh e Toller, scritti nelle trincee o fra le sbarre, con forti sentimenti di cameratismo fraterno e socialista. Si individueranno quei temi chiave che anche il cinema, contenitore dalle pareti assai elastiche, accoglierà al suo interno, attraverso le pellicole di Murnau, Paul Leni e Fritz Lang, restituendo un quadro storico e umano lacerato e carico di violentissime tensioni.
Durante le lezioni verranno analizzate le seguenti opere letterarie, teatrali e cinematografiche:
Georg Büchner – Woyzeck
Werner Herzog – Woyzeck
Franz Kafka – La metamorfosi
Oskar Kokoschka – Assassino speranza delle donne
August Stramm – Sancta Susanna
Walter Hasenclever – Il figlio
Robert Wiene – Il gabinetto del dottor Caligari
Paul Leni – Il gabinetto delle figure di cera
Karl Heinz Martin – Dall’alba a mezzanotte
Friedrich Wilhelm Murnau – Nosferatu il vampiro
Friedrich Wilhelm Murnau – L’ultima risata
Fritz Lang – Destino
1) Appunti dalle lezioni;
2) Lettura e analisi dei seguenti testi:
Georg Büchner – Woyzeck ( edizione Garzanti o Adelphi)
Franz Kafka – La metamorfosi (qualsiasi edizione)
Oskar Kokoschka – Assassino speranza delle donne (disponibile in fotocopie al Centrocopie)
August Stramm – Sancta Susanna (disponibile in fotocopie al Centrocopie)
Walter Hasenclever – Il figlio (disponibile in fotocopie al Centrocopie)
3) Lettura e analisi dei seguenti saggi e articoli:
Paolo Quazzolo, Il teatro espressionista, Carocci editore, Roma 2023
Ladislao Mittner, L’Espressionismo fra L’Impressionismo e la Neue Sachlichkeit: fratture e continuità, pp. 37-82 (disponibile in fotocopie al Centrocopie)
Vito Pandolfi, «Le manifestazioni e il significato del teatro espressionista», in Il teatro espressionista tedesco, Fenice del Teatro, Bologna 1956, pp. V-XVI (disponibile in fotocopie al Centrocopie)
F.Mancini, «Dall’Espressionismo al Teatro Politico», in L’evoluzione dello spazio scenico. Dal Naturalismo al Teatro Epico, Edizioni Dedalo, Bari 2002, pp.184-192, 202-205, 210-220 (disponibile in fotocopie al Centrocopie)
Lotte H.Eisner, Lo schermo demoniaco. L’influenza di Max Reinhardt e dell’espressionismo, CUEPRESS, Imola 2023.
Orario:
1° SEMESTRE : MERCOLEDI ore 9.00 – 12.30. Le lezioni si terranno regolarmente nell’aula S04.
Ricevimento studenti, previo appuntamento: Giovedì 12.30– 13.30. Sarà tuttavia possibile concordare con il docente eventuali altri giorni e orari per collegamenti da remoto.
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
MERCOLEDI 23 OTTOBRE 2024 in presenza alle ore 9, in aula S04.
Le lezioni avranno inizio MERCOLEDI 6 NOVEMBRE 2024 alle ore 9.00. Le iscrizioni al corso si chiuderanno inderogabilmente il 10 NOVEMBRE 2024, come istituzionalmente stabilito. Sarà sufficiente inviare un Sì di iscrizione al mio indirizzo di posta elettronica, specificando nome, cognome, indirizzo di studi (se scenografia, specificare teatrale o cinematografica) e indirizzo mail per le comunicazioni.
© 2022 – 2025
Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
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