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In letteratura, per parlare dei sentimenti amorosi, si sono adottate le formule del lirismo. In un suo Sonetto, la poetessa del Cinquecento francese Louise Labé descriveva le emozioni contraddittorie provocate dal fatto stesso di amare, tra piacere e sofferenza, tra gioia e disperazione:
“Io vivo, io muoio; mi brucio e mi annego, / Ho caldo estremo mentre soffro il freddo. / La vita m’è troppo tenera e troppo dura, / Ho grandi affanni confusi con la gioia. / Nello stesso tempo io rido e lacrimo. Assai gravi tormenti nel mio piacere soffro, / Il mio ben se ne va e giammai dura, / Rido e lacrimo nello stesso tempo. / Così, incostantemente, Amor mi guida. / E quando penso d’aver maggior dolore, / D’improvviso mi trovo fuor dell’affanno. / Poi, quando credo la mia gioia esser certa, / E d’aver raggiunto il desiderato bene, / Ritorno, allora, al mio primo dolore”.
Attraverso il mito fondatore di Orfeo, sin dall’Antichità la poesia amorosa è stata associata e vincolata alla musica. Il teatro lirico è il genere musicale che meglio è riuscito a trasferire sulla scena la bellezza della parola amorosa, le dinamiche dell’incontro amoroso, lo sconvolgimento e le ferite del sentire amoroso, la violenza delle relazioni amorose. Il corso si propone di analizzare i libretti e le partiture di alcune tra le opere fondamentali che hanno sondato le complesse dinamiche dell’amore.
1) Amori proibiti. a) Un amore schiacciato dagli imperativi del fato: Dido and Æneas di Henry Purcell; b) Senilità e desideri proibiti nell’opera di Benjamin Britten Death in Venice.
2) Amori mascherati. a) Promesse d’amore fra il sommo Giove e una sciocca ranocchia: Platée di Jean-Philippe Rameau; b) Le inutili strategie di filtri e sortilegi d’amore: Alcina di Georg Friedrich Handel; c) Un seduttore aristocratico recidivo: il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart.
3) Amore e morte. a) Amore, sacrificio e redenzione ne La traviata di Giuseppe Verdi; b) Una partitura verista per una tragedia paesana di sangue e coltello: Pagliacci di Ruggero Leoncavallo; c) Barbablù esce dal castello della fiaba. Il castello di Barbablù di Béla Bartók.
1) Appunti dalle lezioni
2) F.Della Seta (a cura di), Le parole del teatro musicale, Carocci editore, Roma 2010
3) C.Steffan, L.Zoppelli, Nei palchi e sulle sedie. Il teatro musicale nella società italiana dell’Ottocento, Carocci editore, Roma 2023
4) Articoli di approfondimento verranno forniti successivamente agli studenti.
Orario:
1° SEMESTRE : GIOVEDI ore 13.30-17.00
Le lezioni si terranno regolarmente nell’aula S04.
Ricevimento studenti, previo appuntamento: Giovedì 12.30– 13.30. Sarà tuttavia possibile concordare con il docente eventuali altri giorni e orari per collegamenti da remoto.
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
MERCOLEDI 23 OTTOBRE 2024 in presenza alle ore 9.30, in aula S04.
Le lezioni avranno inizio GIOVEDI 7 NOVEMBRE 2024 alle ore 13.30. Le iscrizioni al corso si chiuderanno inderogabilmente il 10 NOVEMBRE 2024, come istituzionalmente stabilito. Sarà sufficiente inviare un Sì di iscrizione al mio indirizzo di posta elettronica, specificando nome, cognome, indirizzo di studi (se scenografia, specificare teatrale o cinematografica) e indirizzo mail per le comunicazioni.
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Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
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