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All’interno del corso si intende indagare il processo lungo e complesso che storicamente ci ha condotti alle diverse forme attribuibili alla concezione di museo contemporaneo. L’origine dei musei trova la sua radice nella pratica elitaria del collezionismo e, nel corso del tempo, l’istituzione museale si evolve nei complessi processi di democratizzazione che hanno visto la messa a sistema del patrimonio collettivo. La svolta significativa di questo processo discende dall’innovazione creativa degli artisti, dall’adozione di cambi di paradigma dei conservatori e scorre fino a coinvolgere: istituzioni, spazi indipendenti, paesaggio, ambiente, persone, comportamenti, affettività.
A partire dagli assunti di John Dewey, la personalità degli attori assume in questo processo un ruolo decisivo che tiene conto di esperienze, concetti e desideri precedenti e comuni, anche se filtrati dall’esperienza individuale. Tale chiave di lettura è attinente a quanto descritto da Deleuze a proposito del processo del “concatenamento”: Il desiderio non solo in relazione a un paesaggio, ma a delle persone […] Non si desidera mai qualcosa di isolato. Ma ancora, non desidero neanche un insieme, desidero “in un insieme”. In altri termini non c’è desiderio di cambiamento che non scorra in un concatenamento. Questa visione osmotica fa sì che il museo e ciò che avviene nel territorio e nella società siano in continuo dialogo. L’educazione e la formazione museale sono oggi il motore per una trasformazione radicale che rappresenta la ricaduta sociale di un patrimonio riconosciuto come bene comune collettivo. In questo senso operano molte delle reti dei sistemi museali di cui si analizzano i casi di studio, anche a seguito di sperimentazioni digitali e innovative strategie di comunicazione dove le nuove tecnologie vengono impiegate a fini estetici, informativi e partecipativi.
Alla luce delle definizioni di museo, museologia e professioni museali, principalmente raccolte nelle ricerche dell’ICOM e con riferimenti alla normativa e alla legislazione italiana, viene osservata una vasta scelta di istituzioni emblematiche, di cui individuare i presupposti storico-culturali e curatoriali, le metodologie relazionali e gli spazi espositivi che determinano le diverse tipologie di museo: musei europei e americani, ecomusei, musei di quartiere, fondazioni, case museo, spazi indipendenti, musei a cielo aperto, musei nella natura.
Bibliografia del corso
P. C. Marani, R. Pavoni, Musei. Trasformazioni di un’istituzione dall’età moderna al contemporaneo, Marsilio Editori, Venezia 2006
R. Fontanarossa, Collezionisti e musei. Una storia culturale, Einaudi, Torino 2022
N. Serota, Esperienza o interpretazione. Il dilemma del museo d’arte moderna, Edizioni Kappa, Bologna 2002 (fornito in classroom)
Approfondimenti
S. Cardone, M. Masi, Il museo come esperienza educativa, Progedit, Bari 2017
G. Reina (a cura di), Gli ecomusei. Una risorsa per il futuro, Marsilio Editori, Venezia 2014
G. Grechi, Decolonizzare il museo. Mostrazioni, pratiche artistiche, sguardi incarnati, Mimesis, Sesto San Giovanni 2021
Articolazione del corso
La nascita dei musei;
Evoluzione dell’istituzione museale e della disciplina museologica con particolare riferimento ai Musei, Fondazioni e Spazi indipendenti del contemporaneo;
Analisi delle tipologie di comunicazione della mission e dei programmi osservabili in rete attraverso i siti istituzionali e i social di musei e fondazioni d’arte moderna e contemporanea;
Principi di accessibilità alla cultura;
Attivazione dei contenuti per i pubblici.
Le lezioni sono frontali ma è richiesta la partecipazione attiva degli studenti che sono coinvolti in una dimensione seminariale, di dialogo. Viene proposta in ogni incontro la proiezione di documenti iconografici e audiovisivi. Sono previste visite a sedi museali ed enti convenzionati con l’Accademia Albertina.
Esame
A fine corso verrà richiesta la stesura di una relazione basata su una linea del tempo (o concatenamento) inerente le trasformazioni del concetto di museo, basata sulla scelta di una tematica specifica e realizzata alla luce dei contenuti dei testi della bibliografia (circa 2 pagine di solo testo). La relazione d’esame andrà inviata precedentemente all’esame, come da scadenza comunicata dalla docente, alla mail: orietta.brombin@albertina.academy
La valutazione finale prevede la discussione orale in sede d’esame, dove gli studenti affronteranno i temi in programma a partire dalla relazione scritta. Durante l’esposizione potrà essere proiettata una breve presentazione di immagini. Altre domande inerenti alla bibliografia completeranno la sessione d’esame.
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