Per gli orari e giorni delle lezioni si fa riferimento esclusivamente alla pagina dedicata.
L'iscrizione al corso avviene solo nelle finestre temporali indicate nella sezione dedita ai calendari.
L'iscrizione all'esame avviene solo nelle finestre temporali indicate dal docente tramite avviso.
IL MUSEO CONTEMPORANEO: LUOGO DELLA COMPLESSITÀ
I passaggi storici dell’evoluzione artistica, dall’unicità dell’arte alla sua serialità, dalla produzione individuale a quella collettiva, dalla dimensione elitaria a quella pubblica, seguono un filo rosso che, da Benjamin a Debord e a Bourriaud, definisce il mutare dei linguaggi dell’arte contemporanea in relazione al complesso rapporto fra l’opera e il suo riguardante. Tale mutamento viene continuamente recepito dai musei che giocano un ruolo importante nel modo in cui la cultura e l’arte vengono raccolte, presentate e comunicate alla società. I musei, le istituzioni pubbliche, gli spazi espositivi indipendenti, guardano sempre più a un orizzonte che, pur fondato sempre sugli interessi statutari, si delinea attraverso sempre nuove modalità di coinvolgimento dei pubblici. Anche la critica e la curatela, soprattutto alla luce dell’Educational Turn, contribuiscono a riflettere i cambiamenti che muovono gli ampi contesti sociali, politici ed economici in cui i musei operano. Per contro, negli ultimi decenni, e in particolare in seguito alla complessità delle sfide socio-ambientali di cui comprendere le problematiche, anche strettamente connesse ai processi di innovazione tecnologica in atto, i musei vivono una crisi strutturale e identitaria che ne mette in discussione non solo le modalità istituzionali e museologiche, ma soprattutto la sostenibilità.
In una fase propedeutica sarà interessante ripercorrere l’evoluzione storica dei musei che viene tracciata alla luce di un continuo rinnovarsi della definizione stessa di “museo”, ricordandone le funzioni sancite dal 1948 dall’International Council Of Museums (ICOM), associazione globale per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale mondiale. Con l’accrescersi di una maggiore consapevolezza direzionata a una imprescindibile condivisione del patrimonio artistico e culturale, viene approvata nel 2022 a Praga, la nuova direzione museologica dell’ICOM, frutto di un lungo processo partecipativo che ha coinvolto 126 Comitati nel mondo. Fra i passaggi più significativi si ribadisce che il museo: “[…] è al servizio della società, effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze.” A livello nazionale, il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, all’articolo 101, definisce il museo quale “struttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio”. Lo studio, la diffusione dei saperi, la divulgazione, la formazione, non sono solo alcune fra le diverse espressioni della funzione educativa di un museo, sono la finalità stessa del museo. Partendo da questo presupposto, tutt’altro che consolidato, è interessante chiederci quali possono essere le caratteristiche emergenti del museo del nostro tempo.
C. Bishop, Museologia radicale. Ovvero, cos’è “contemporaneo” nei musei di arte contemporanea?, Johan & Levi Editore, Monza 2017
C. Bishop, Inferni artificiali. La politica della spettorialità nell’arte partecipativa, Luca Sossella Editore, Roma 2024
G. Agamben, Che cos’è il contemporaneo?, Nottetempo, Milano 2008
AAVV (a cura di Orietta Brombin), ZonArte. Manuale di educazione all’arte contemporanea, Prinp Editoria d’arte, Torino 2017
C. Azzolino, O. Brombin, A. Cilento, A. Lacirignola, R. Rolli, T. Taramino, Sensi e parole per comprendere l’arte, Prinp Editoria d’arte, Torino 2020 (capitoli pp. 11, 23, 43, 215)
Ai testi si aggiungono materiali messi a disposizione dalla docente.
J. Dewey, Esperienza e educazione, Raffaello Cortina editore, Milano 2014
G. Debord, Ecologia e psicogeografia, Eleuthera, Milano 2021
G. Bindi, Arte, ambiente, ecologia, Postmedia books, Milano 2019
P. Freire, Pedagogia dell’autonomia. Saperi necessari per la pratica educativa, Edizioni Gruppo Abele, Torino 2014
Articolazione del corso
Le professioni museali in relazione all’attivazione dei pubblici;
Principi ed esempi di accessibilità alla cultura;
Progetti di inclusione dei musei;
Analisi delle tipologie di comunicazione della mission e dei programmi accessibili e inclusivi di musei e fondazioni del contemporaneo.
Sono previste visite a sedi museali ed enti convenzionati con l’Accademia Albertina.
Esame
In sede d’esame, si richiede la stesura di una propria ricerca progettuale, redatta in circa 2 pagine di solo testo, dove indicare: titolo del laboratorio/workshop/processo ideato, artista di riferimento (tratto dagli esempi di cui si è discusso durante il corso), pubblico a cui si intende proporre l’esperienza, metodologia di lavoro e supporto teorico tratto dalla bibliografia del corso a cui fare riferimento (references) con esplicite notazioni bibliografiche.
Il testo prodotto andrà inviato, secondo i tempi stabiliti dalla docente, alla mail: orietta.brombin@albertina.academy
In sede di discussione d’esame, il testo, può essere corredato da alcune immagini di presentazione.
Altre domande inerenti alla bibliografia completeranno la sessione d’esame.
© 2022 – 2025
Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
Compila il modulo per segnalarci un problema. Prima, consulta la pagina di Troubleshooting per verificare se la soluzione è già disponibile.