Lunedì 14 aprile 2025
H: 11:00 – 13:00
Aula R13 – https://meet.google.com/vdo-xcgy-szf
In occasione della sua mostra alla GAM di Torino (16 aprile – 2 giugno 2025), l’artista boliviano River Claure, vincitore dell’Exposed Grant for Contemporary Photography, sarà al centro di un seminario dedicato alla sua serie Once Upon a Time in the Jungle.
Nato da un lungo viaggio in canoa nei territori Kichwa, Shiwiar e Achuar tra Ecuador e Perù, Once Upon a Time in the Jungle intreccia fotografia, video e narrazione partecipata. Claure dialoga con l’immaginario del western americano e lo trasforma in uno strumento critico per rileggere la storia dell’Amazzonia: da terra desolata e da conquistare a spazio vivo di conoscenze ancestrali e lotte territoriali. Il progetto affronta i lasciti della Dottrina Monroe, le pratiche estrattive, la spiritualità della foresta e la violenza invisibile che ancora oggi attraversa le regioni amazzoniche. Attraverso le fotografie di Claure, la foresta diventa un luogo carico di contraddizioni, memorie e resistenze: un “Western amazzonico” dove giovani, leader comunitari, famiglie e bambini interpretano ruoli in una narrazione aperta, che sfida i codici visivi dell’occidente.
Con uno sguardo che sfugge al folclore e agli stereotipi, il fotografo propone un linguaggio visivo ibrido, in cui l’epico si fonde con il rituale e l’archivio con la finzione. Le sue immagini evocano un tempo sospeso, in cui miti moderni, tensioni geopolitiche e memorie collettive si sovrappongono. Come in un gioco infinito, l’artista ci invita a ripensare la relazione tra Occidente e Amazzonia, tra rappresentazione e realtà.
River Claure (1997)
Fotografo e artista visivo boliviano, è noto per i suoi ritratti meticolosamente costruiti e i paesaggi carichi di magia. La sua ricerca mette in discussione le nozioni dominanti di identità culturale e il ruolo delle immagini fotografiche nella costruzione della realtà. Figlio di una famiglia migrante originaria di una piccola comunità dell’altopiano andino, è cresciuto in città, vivendo le tensioni tra le proprie radici indigene e le complessità dell’ambiente urbano del XXI secolo. Dopo una prima formazione a Cochabamba, sua città natale, ha proseguito gli studi in fotografia contemporanea a Madrid. Il suo lavoro è stato esposto in numerose istituzioni e piattaforme internazionali. Nell’aprile 2024 ha partecipato alla mostra principale della 60ª edizione della Biennale Arte di Venezia, curata da Adriano Pedrosa. Ha collaborato con National Geographic, Libération, WeTransfer, Vogue Italia ed è attualmente beneficiario di una borsa della Magnum Foundation. Vive e lavora a Cochabamba, Bolivia.
Relatori Irene Biolchini (Critica e storica d’arte) Sara Liuzzi ( Critica e storica d’arte) Roberto Mastroianni (Antropologo, filosofo e critico d’arte)
Natalia Moncada Bustamante (PhD candidate in Pratiche critico-curatoriali)
© 2022 – 2025
Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
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