Mercoledì 5 marzo 2025 ore 17.00
Sala eventi R13 – Rotonda del Talucchi
Via Accademia Albertina 6
Presentazione del Iibro
Umberto Spinazzola
Cous Cous
Gli anni Novanta in un film ritrovato
a cura di Gian Alberto Farinella
Insieme al curatore del volume e al regista del film interverranno:
Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia Albertina di Beffe Arti
Salvo Bitonti, Direttore dell’Accademia Albertina di Beffe Arti
Luca Arese
Francesco Bernardelli
Luca Morino
modera: Andrea Balzola
con la partecipazione musicale di: Carl Lee & Frankye Partipilo
Dopo il libro dedicato ad un film simbolo della Torino anni Ottanta, I Ragazzi di Torino sognano Tokyo e vanno a Berlino di Renzo Badolisani a cura di Gian Alberto Farinella,
la collana Visioni/Cinema dell’Albertina Press si arricchisce con un nuovo titolo. Questa volta protagonisti sono i torinesi anni Novanta letti attraverso il lungometraggio Cous Cous di Umberto Spinazzola. Un film sintomatico del clima di quel periodo, che tuttavia fu visto poco: un contenzioso, relativo alla violazione del contratto di distribuzione, ne inibì la visione appena dopo l’uscita nelle sale, nel 1996. Realizzato con veri musicisti incontrati in giro per il mondo, e un “instancabile” Edoardo Di Mauro, il film vanta anche un cast di riguardo e del tutto trasversale per generazione e per provenienza: troviamo, accanto all’inglese Evie Garrat, la “nonna” della band multietnica, l’attore di teatro Toni Bertorelli e il grande Philippe Leroy.
Cous Cous è una favola metropolitana di musicisti sfrattati in una città in rovina, sopravvissuta a un disastro senza nome. I personaggi sono abitatori di un paesaggio post-apocalittico che, come inguaribili sognatori, sognano sapendo di sognare. Il loro sguardo è ancora venato da utopia e voglia di libertà, anche se il disincanto è dietro l’angolo.
Il libro propone la sceneggiatura del film, corredata da una vasta scelta di fotogrammi che ne segnano il ritmo narrativo. L’intervista al regista, i contributi critici, le riflessioni storiche, i ricordi e le prospettive sugli anni Novanta, densi di fermenti culturali e speranze di rinnovamento, completano il volume.
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Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
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